La strega di Blair. Tra realtà e finzione cinematografica
“The Blair Witch Project”, il noto e originale film campione d'incassi che uscì nelle sale cinematografiche nel 1999, fu una vera e propria innovazione nel suo genere nonostante la trama apparisse come un horror-movie di serie B.
All'inizio tutti credettero si trattasse di una storia vera poiché fu realizzato in stile amatoriale.
C'è chi ancora è convinto che il film sia “vero”, infatti navigando sul web possiamo trovare una moltitudine di siti che affermano che le cassette contenenti il filmato siano state ritrovate nel luogo in cui erano presumibilmente scomparsi gli autori.
La trama del film era semplicissima, tre universitari dovendo girare un documentario sulla strega di Blair si recano a Burkittsville per delle ricerche e dopo essersi perduti all'interno della foresta rimangono coinvolti in misteriose aggressioni notturne da parte di una non ben nota entità.
Alla fine spariscono nel nulla lasciando come testimonianza delle pellicole da 8 mm e da 16 mm contenute in uno zainetto rinvenuto “casualmente”.
Ma, tralasciando la finzione cinematografica, qual è invece la verità che si cela dietro l'autentica strega di Blair?
Per ricostruire dall'inizio la sua storia dobbiamo fare un lungo salto temporale fino all'anno 1785 nel villaggio di Blair, attuale Burkittsville.
Nel febbraio di quell'anno una donna irlandese chiamata Elly Kedward venne accusata da numerosi bambini di venire adescati nella sua casa allo scopo di cavar loro del sangue.
La donna venne immediatamente condannata per stregoneria e messa al bando dal villaggio dopo essere stata aggredita e picchiata da una folla inferocita, composta dagli abitanti di Blair che la trascinarono nella foresta su di un carro e lì la abbandonarono, durante un rigidissimo inverno, legata ad un albero.
La primavera successiva gli abitanti del villaggio diedero Elly per morta e la rimossero dai loro pensieri.
Un avvenimento assai misterioso però fece ritornare l'ombra di Elly Kedward, infatti durante il mese di novembre del 1786 in poco tempo sparirono inspiegabilmente da Blair tutti gli accusatori di Elly più alcuni bambini del villaggio insieme ad altri svariati abitanti che si erano avventurati nella foresta per cercare gli scomparsi.
Il resto degli abitanti, temendo una maledizione, fuggì da Blair abbandonando totalmente il villaggio.
Nel 1824, a seguito della realizzazione di un tratto ferroviario tra Washington e Baltimora, vennero rinvenuti i resti di un villaggio nel cuore del bosco.
Si trattava del “maledetto” villaggio di Blair.
L'intero appezzamento di terreno su cui sorgeva Blair venne acquistato dal ricco uomo d'affari Henry Burkitt, il quale fece edificare un nuovo villaggio ribattezzato col nome di Burkittsville.
La maledizione della strega non era certo terminata con la fine di Blair e la nascita di Burkittsville.
Infatti nell'agosto del 1825 undici testimoni oculari riferirono di aver visto una ragazzina del luogo, certa Eileen Treacle, venire trascinata lungo il torrente di Tappy East da un pallido braccio femminile proveniente dal fondo dell'acqua.
Nonostante la scarsa profondità delle acque del torrente, il corpo di Eileen non venne mai più ritrovato.
Per di più nei tredici anni successivi l'intero torrente fu letteralmente ricoperto da centinaia di rami di pino colmi di resina appiccicosa che resero l'acqua non potabile.
Un fatto, questo, abbastanza strano ed inspiegabile.
Robin Weaver, una bambina di otto anni, scomparve misteriosamente nei boschi nel marzo del 1886.
Cinque uomini partirono alla ricerca della piccola Robin, la quale ritornò da sola al villaggio riferendo di essere stata presa per mano da una strana donna che camminava sospesa a mezz'aria e condotta presso una casa nel cuore del bosco.
Casa dalla quale riuscì a fuggire impaurita.
I cinque uomini della squadra di soccorso furono ritrovati alcune settimane dopo, legati tra loro e orribilmente mutilati con in viso e sulle mani degli strani segni che fecero pensare ad un rituale magico.
Gli uomini che trovarono quei corpi straziati ritornarono al villaggio per chiedere aiuto e tornarono successivamente a recuperarli.
Ma al loro ritorno trovarono soltanto cinque mucchi di pietre con tracce di sangue al posto dei corpi.
Dopo quel tragico avvenimento non accaddero più fatti del genere per oltre cinquant'anni fino al 1940.
Infatti tra il novembre di quell'anno e maggio del 1941 scomparvero otto bambini nei pressi proprio di Burkittsville.
Il 25 maggio del 1941 un trentottenne, Rustin Parr, che viveva in una casa in mezzo ai boschi andò a costituirsi ammettendo di aver rapito lui i bambini.
Quando la polizia andò nella sua casa trovò i corpi di sette degli otto bambini in cantina, tutti orribilmente sbudellati secondo un ben preciso rituale.
L'ottavo, Kyle Brody, era ancora vivo ma sotto shock per aver assistito all'uccisione degli altri bambini, fu ricoverato in una clinica psichiatrica ma non si riprese mai più, tanto da morire suicida nel 1971.
Durante gli interrogatori, Parr raccontò di alcune apparizioni che avevano come protagonista una figura incappucciata che lui chiamò la “donna del bosco” che gli si manifestava da anni senza dirgli una parola.
Dal 1939 aveva cominciato a sentire la voce orribile di una vecchia dentro la sua testa, Parr disse di sapere che si trattava proprio della voce della “donna del bosco” che gli diceva tantissime frasi, anche in lingue diverse, e gli ordinava svariate cose insignificanti come ad esempio dormire in cantina.
Soltanto nell'inverno del 1940 gli diede l'ordine di rapire otto bambini e ucciderli nella cantina di casa sua seguendo una sorta di rituale.
Rustin Parr venne immediatamente riconosciuto colpevole di strage e giustiziato tramite impiccagione nel novembre del 1941.
Cosa poteva averlo spinto a compiere una simile azione?
La prima ipotesi sostiene che Parr avesse letto un libro, pubblicato nel 1809, “Il culto della strega di Blair” e che avesse usato quella storia per poter giustificare i suoi folli delitti.
Mentre la seconda, quella che sfocia nel soprannaturale, sostiene che Rustin Parr sia stato realmente manovrato dallo spirito della strega di Blair e che lo avesse posseduto mentalmente facendogli compiere quegli efferati eccidi.
Entrambe le ipotesi non possono più essere confutate né si potranno più avere delle risposte concrete poiché ormai giacciono nella tomba assieme a Parr.
Comunque sia, da quel lontano 1941 non accaddero più fatti del genere che potessero far temere il ritorno dello spirito di Elly Kedward, ovvero della strega di Blair.
Ricordando ulteriormente che ciò che è accaduto ai tre ragazzi ripresi nel film “The Blair Witch Project” è soltanto finzione.
La realtà dei fatti, tutti perfettamente documentati, è invece ben più terrificante e agghiacciante delle immagini sulla celluloide.
Luigi M. C. Urso