Frida Kahlo. La grande pittrice messicana
Frida Kalho fu una delle pittrici più amate sia in Messico che nel mondo e la sua espressione artistica di forte impatto emotivo l'ha elevata, indubbiamente, al rango di miglior pittrice del novecento.
La vita e le opere di questa grande artista continuano ancora oggi ad esercitare un indescrivibile fascino artistico, sia per la sua intensità che per la sua profondità.
Magdalena Carmen Frieda Kahlo y Calderon, conosciuta semplicemente come Frida Kahlo, nacque in Messico il 6 luglio del 1907 da una famiglia relativamente modesta.
Crescendo dimostrò grande intelligenza e coraggio, all'età di appena sei anni si ammalò di poliomelite e, non esistendo all'epoca vaccini adatti, ebbe seri problemi al piede destro.
All'età di quindici anni si innamorò di Alejandro Gomez Aria, uno studente suo coetaneo.
Era con lui due anni più tardi quando l'autobus sul quale viaggiavano si scontrò con un treno.
Alejandro ne uscì fisicamente illeso ma emotivamente sconvolto, mentre Frida rimase seriamente ferita e venne ricoverata in ospedale dove trascorse parecchi mesi tra la vita e la morte.
In quei lunghi mesi di degenza l'unica cosa che la confortava era scrivere lettere appassionate al suo grande amore Alejandro, ma le conseguenze di quel grave incidente le procurarono tormenti per tutta la vita.
Subì circa venti operazioni e soffrì indicibilmente, ma questo non le impedì di vivere una vita ricca di passione trovando così la sua strada nella pittura.
La prima opera che dipinse, con tratti quasi rinascimentali, fu un bellissimo autoritratto donato proprio ad Alejandro che, nonostante la loro storia d'amore fosse finita, rimase uno dei suoi più cari amici.
La grande passione che nutrì per la pittura fu più forte delle immani sofferenze fisiche e psichiche dovute ai postumi del terribile incidente da lei subìto e continuò ad affrontare la vita come la vivace anticonformista che era sempre stata.
Frida era veramente bella, ma aveva l'abitudine di ritrarsi meno bella di quello che fosse nella realtà.
Verso la fine degli anni venti conobbe il famoso pittore Diego Rivera, un uomo di vent'anni più maturo di lei, alto, grasso, malvestito ma dal temperamento geniale, spiritoso e con la fama di conquistatore di bellissime donne.
Nel 1929 Frida Kahlo sposò Diego Rivera.
Frida ebbe così la possibilità di conoscere artisti ed intellettuali amici di Diego, tra questi la famosa fotografa italiana Tina Modotti.
Tutte le opere di Frida Kahlo racchiudono un velato alone di dolore e morte, soggetto solitamente evitato in quel tempo, con uno stile veramente unico ed emozionante.
La maggior parte dei suoi dipinti furono degli autoritratti.
Il più famoso ed anticonformista fu senza dubbio "Autoritratto con collana" del 1933, dove l'autrice si dipinse ironicamente con una leggera peluria sul labbro superiore con le sopracciglia unite e folte.
Questo suo autoritratto rappresentò una sfida, una forma di protesta, nei confronti degli stereotipi dell'epoca in cui si vedeva la donna sempre liscia e ben truccata come una diva.
A tutti coloro che le chiedevano come mai realizzasse tutti questi autoritratti, Frida rispondeva che lei era il soggetto che conosceva di più poiché trascorreva molto tempo da sola con se stessa.
Ogni sua opera, come si può notare, fu dipinta con immensa passione ma al tempo stesso con immenso dolore. Infatti ogni quadro rappresenta un tragico evento della sua vita o un'emozione da lei provata.
La sua propensione nel rappresentare in ogni sua opera le proprie profonde emozioni o sofferenze la si può ben notare nel suo fantasioso autoritratto intitolato "La colonna rotta" del 1944, dove si ritrasse con le vertebre ben visibili e rotte, con la forma di una colonna.
Infatti in quello stesso anno Frida fu costretta ad indossare un busto d'acciaio per problemi alla colonna vertebrale.
In un altro quadro rappresentò in maniera molto sconvolgente un parto, questo perché lei non poteva avere figli a causa del terribile incidente in cui era rimasta coinvolta a diciassette anni.
Frida Kahlo morì il 13 luglio del 1954 all'età di quarantasette anni, ma le sue opere ricche di intense emozioni e profondo dolore vivranno per sempre rendendola immortale agli occhi di chi apprezza le sue stupende opere.
Luigi M.C. Urso