Fabio Frizzi. "Backstage di un compositore"
Tra i compositori più talentuosi attivi e prolifici dell'intero panorama musicale mondiale va annoverato, senza ombra di dubbio, il maestro Fabio Frizzi che con la sua musica e le sue grandi composizioni ha letteralmente incantato intere generazioni di appassionati.
La sua lunga e brillante carriera artistica non ha certo bisogno di presentazione; Fabio Frizzi inizia con lo studio della chitarra alla giovane età di quattordici anni, dando successivamente vita a un gruppo musicale rock e, da quel momento, non interromperà più il suo appassionato rapporto con la musica, che lo condurrà al vero successo nel 1975 curando la composizione della colonna sonora dell'indimenticabile film "Fantozzi" del grande regista Luciano Salce, interpretato da Paolo Villaggio.
L'anno successivo, in collaborazione con Vince Tempera e Franco Bixio, compone diverse e indimenticabili colonne sonore per alcuni film di successo come "Il secondo tragico Fantozzi", "Febbre da cavallo" e molti altri.
Nel 1979, conclusa la collaborazione con Tempera e Bixio, inizia le sue produzioni personali da compositore indipendente; fondamentale per Fabio Frizzi fu la sua lunga collaborazione col regista Lucio Fulci, uno tra gli indiscussi maestri del cinema horror italiano, con la composizione di numerose colonne sonore uniche e suggestive per altrettanti film come "Paura nella città dei morti viventi" e "I quattro dell'apocalisse."
Negli anni successivi compone, oltre alle colonne sonore cinematografiche, anche musiche per numerose serie TV e programmi televisivi.
A seguito della realizzazione del film "Febbre da cavallo 2: La mandrakata" Fabio Frizzi nel 2002 collabora nuovamente con Tempera e Bixio per la composizione della relativa colonna sonora.
Nel 2003 l'attore e regista Quentin Tarantino inserisce nel suo film dal titolo "Kill Bill: Volume 1" la colonna sonora di "Sette note in nero", sempre di Fulci, composta proprio dal maestro Frizzi.
La grande carica creativa di Fabio Frizzi rimane, però, inarrestabile e nel 2012 porta avanti un importante e interessante progetto musicale al quale da il nome di "F2F - Frizzi to Fulci"; un'orchestra rock composta da ben otto elementi che nelle sue esibizioni esegue tutte le straordinarie e suggestive colonne sonore utilizzate nei film horror di Lucio Fulci.
L'originale orchestra, dopo la partecipazione all' "Italian Horror Fest", si esibisce anche all'estero riscuotendo un enorme successo sia in Europa che negli Stati Uniti d'America, fino ad arrivare in Canada; città come Londra, Los Angeles, Austin, San Francisco, Philadelphia e Toronto sono soltanto alcune delle numerose tappe nelle quali la band ha riscosso un consistente numero di consensi dal pubblico.
Oltre a essere un grande musicista e compositore, Fabio Frizzi si rivela anche uno scrittore di ottimo livello pubblicando nel 2020 un'interessante e completa autobiografia dal titolo "Backstage di un compositore", a cura della casa editrice Graphofeel, con la prefazione di Vincenzo Mollica.
Nel libro, dedicato all'amato fratello Fabrizio purtroppo scomparso nel 2018, l'autore si racconta con passione; descrivendo numerosi episodi della sua vita privata e professionale con dovizia di particolari che lasciano il lettore incollato al libro, con la voglia di continuare a leggere fino all'ultima pagina.
"Backstage di un compositore" non rappresenta soltanto una semplice biografia artistica, ma può essere definito come un vero e proprio libro d'amore; poiché Fabio Frizzi scrivendolo è come se ci avesse messo dentro la sua stessa anima, insieme all'amore per le persone a lui care, all'amore per il suo lavoro e per la sua musica che rappresenta il suo stesso essere.
Un libro che dovrebbe essere letto da tutti e che induce a riflettere sul fatto che per essere un uomo di successo non basta soltanto il talento, ma occorre anche una grande dose di passione, costanza e umanità; doti che oggi sono considerate molto rare, ma che hanno da sempre contraddistinto la personalità e la vita del maestro Fabio Frizzi al quale auguro di continuare con la sua grande musica e le sue suggestive composizioni ancora per moltissimi anni.
Luigi M. C. Urso