Anacronismi. Un mistero nella storia dell'Umanità
La storia dell'umanità è indubbiamente colma di anacronismi; ovvero di fatti, avvenimenti e oggetti in netto contrasto col contesto temporale in cui furono realizzati.
Procedendo passo a passo, proveremo ad analizzare alcuni antichissimi reperti rinvenuti in era moderna ma risalenti a migliaia, in alcuni casi miliardi, di anni fa e che, rispetto al periodo d'origine, appaiono abbastanza insoliti e cronologicamente fuori posto.
Il primo interessante caso di anacronismo che pongo alla vostra attenzione è la mappa lunare scoperta dal professor Philip Strooke nel 2001, durante un sopralluogo a Knowth in Irlanda, all'interno del complesso di Newgrange, un'antichissima struttura architettonica irlandese nella contea di Meath.
La mappa è costituita da un insieme di incisioni sul soffitto di una sepoltura funeraria, incisioni praticate con l'utilizzo di schegge di quarzo, risalente al neolitico e che avrebbe la bellezza di 5000 anni.
Strooke, confrontando le moderne mappe lunari con quella ritrovata, si accorse immediatamente dell'incredibile somiglianza.
Come avessero fatto le popolazioni di allora a tracciare certi minuziosi particolari della superficie della Luna, a quel tempo non visibili ovviamente ad occhio nudo, rimane un enorme enigma.
Un altro importante reperto è, certamente, la famosa mappa tracciata dall'ammiraglio Piri Reis nel 1513 d.C. a Costantinopoli.
La mappa raffigura la costa orientale del Sud America, la costa occidentale dell'Africa e la costa settentrionale dell'Antartico.
Questo fatto è abbastanza inspiegabile poiché l'Antartide fu scoperto nel 1818 d.C. e nessuno vi aveva mai messo piede prima di quell'anno; la stranezza che colpisce maggiormente sta nel fatto che nella mappa, l'Antartide, è raffigurato senza la presenza dei ghiacci che in quel tempo avrebbero dovuto essere presenti senza ombra di dubbio.
Secondo alcuni studiosi, la possibilità che l'Antartide fosse privo di ghiacci sarebbe stata probabile ma più di 8000 anni prima della realizzazione della mappa stessa.
Il vero fulcro risiede nel fatto che l'ammiraglio Reis utilizzò alcune antichissime carte, ormai perdute ma che al tempo erano di certo custodite all'interno della biblioteca Imperiale di Costantinopoli, per realizzare la sua mappa.
Quindi la domanda a questo misterioso enigma rimane questa: “Chi erano coloro che conoscevano già la topografia più di 8000 anni fa?”
Se adesso ponessi alla vostra attenzione il ritrovamento, avvenuto decenni or sono, riguardante un cranio di bisonte siberiano vissuto nel Giurassico, non credo che la notizia sorprenderebbe nessuno se non per il fatto che questo cranio abbia un piccolo “particolare” che lo rende unico ma, al tempo stesso, misteriosamente affascinante.
Il piccolo particolare di cui ho fatto cenno è un foro circolare presente sulla fronte, foro provocato da un proiettile d'arma da fuoco che lo avrebbe ucciso in quell'era lontana.
Che si tratti di un foro di proiettile è stato accertato dai minuziosi esami effettuati, ma la cosa resta sconcertante perché chi mai avrebbe potuto adoperare armi da fuoco al tempo dei dinosauri?
Esistono soltanto molte ipotesi a questa domanda ma non certezze tangibili.
Un altro reperto abbastanza misterioso è il vaso di Dorchester, un vaso metallico formato da una lega a noi sconosciuta, intarsiato però in argento puro, datato a oltre 600 milioni di anni fa.
Secondo la rivista Scientific American, esso potrebbe essere stato addirittura forgiato dal mitico padre della metallurgia, citato anche nell'Antico Testamento, Tubal-Cain.
Numerosi sono stati anche i ritrovamenti di alcuni “strani” oggetti in oro raffiguranti dei moderni aeroplani.
Fin qui niente di anomalo, solo che questi oggetti risalgono all'età precolombiana.
Il più antico caso di anacronismo accertato, però, riguarda alcune sfere di limonite, definite di “anomala durezza”, rinvenute in Sud Africa all'interno di un blocco di pirofilite che, dopo un accurato esame, furono datate a più di due miliardi di anni fa.
Queste sfere, rinvenute da alcuni minatori, presentano tre incisioni perfettamente parallele al loro equatore e sono state certamente incise a mano.
Il mistero risiede nel fatto che non si conoscono civiltà che avessero potuto abitare la terra ancor prima della comparsa dei dinosauri e che avessero quindi potuto incidere le sfere.
Questi pochi esempi di anacronismo, pochi perchè se dovessi citarli tutti non basterebbe una vita, dovrebbero indurci a riflettere sul fatto che, forse, le nostre presunte certezze sulla storia dell'umanità non siano poi così “certe" ma, al contrario, ricche di interrogativi che reclamano risposta.
Luigi M. C. Urso